mercoledì 29 ottobre 2008

check-up

Avrò avuto circa dieci anni quando mio padre andò in ospedale per un giorno. Preoccupato chiesi alla mamma cosa fosse successo e lei mi disse: niente, il papà è andato a fare il check-up.
Mio padre tornò tutto contento e mi dissero che aveva fatto tanti controlli ed era tutto a posto, era sano, stava bene e saremmo potuti andare al mare come se niente fosse. Io ero ancora più felice perché la parola nuova aveva un significato molto rassicurante, una specie di iniezione di progresso nella nostra vita quotidiana. Vai lì ti fanno sta cosa e ti dicono che starai bene e ancora bene, quasi per sempre (così aggiunse mia madre).
Ecco io volevo fare il check-up all'Italia dopo una delle solite disquisizioni politiche che sono costretto a fare nella mia vita quotidiana.
Eccolo.
Il paziente sta male, molto male. Ha due polmoni, quello sinistro affaticato, un po' infiappito ma che un po' l'aria la purifica. O almeno ci prova. Quello destro si è annerito. E' occupato da qualcosa, fa altro, si fa gli affari suoi, non manda l'ossigeno al cervello ma al buco del culo.
Classico esempio di conflitto di interessi.

lunedì 27 ottobre 2008

Panzane

"Il produttore di questo film è stato un eroe" ha detto Gianpaolo Pansa a proposito del film tratto dal suo romanzo Il Sangue dei Vinti alludendo come al solito al monopolio dittatoriale della sinistra italiana che impone le sue logiche e censura e rovina tutti i poveri eroi che gli si oppongono.
Si, col governo Berlusconi. Col patrocinio del ministro della cultura Bondi. Con il finanziamento della Rai Fiction di Saccà-Del Noce. Nella Roma di Alemanno. Con il sempre presente capogruppo Gasparri in prima fila.
Un gruppo di veri eroi coraggiosi.
Per chi non ne sa niente: Il Sangue dei Vinti è semplicemente una della tante operazioni di revisionismo storico fatte non tanto per glorificare il fascismo ma, più semplice e insidioso, per distruggere il mito della resistenza partigiana. Non è una novità, c'è tanta mistificazione e tanto interesse da parte dei repubblichini di lotta e di governo. E tanti bei soldini sul conto in banca di Pansa che quando scriveva cose meno faziose guadagnava molto meno.

Che fatica

Dover ricordare tutte le cose incredibilì che escono dalla bocca di Berlusconi è faticoso e soprattutto inutile. Faticoso perché non passa giorno in cui non esprime concetti contrari alla democrazia o palesemente a favore dei propri ricchi interessi privati. Inutile perché vi è una chiarezza tale nel suo proposito assolutista, nella sua autoconsacrazione divina, nel suo atteggiarsi a padrone assoluto non solo dalla sua parte politica ma dell'opinione pubblica intera che non può fare altro a suo parere che inchinarsi a lui e ringraziarlo per l'umiltà con cui mette a disposizione il suo grande valore per la causa comune.
Davanti a questo muro, a questa situazione che sembra sempre più incredibile diventa veramente difficile ripetere ogni giorno le sue sparate, la maggior parte delle quali rinnegate il giorno dopo.
Ieri dal democraticissimo Kazakistan ha detto che l'opposizione deve stare zitta, riposarsi e aspettare senza rompere i coglioni (non ha detto proprio così ma il senso era questo) che fra cinque anni se lui vorrà (questo lo aggiungo io e sono sicuro che lui lo pensa) potrà fare una bella campagna elettorale e sfidarlo.
Basta, che fatica, non ce la faccio più, non é possibile dover ricordare sempre (conosco purtroppo molti lobotomizzati) che cosa è una democrazia.
Come farò a resistere per questi cinque anni?
Caso di declino della democrazia e dalla mia pazienza.

venerdì 24 ottobre 2008

100.000.000

"Sono soddisfatto per Catania e spero che rappresenti un segnale positivo per la città" Raffaele Stancanelli, sindaco

Che bello vedere centinaia di persone in piazza a festeggiare, i caroselli di auto e scooter, le bottiglie di spumante e gli striscioni. E le urla, i cori da stadio, la calca dei giornalisti, la gioia, la soddisfazione di una citta intera, il senso di rivalsa, la speranza.
Poi il vincitore incasserà i soldi e sparirà e la città del disastro economico generato da Scapagnini smetterà di festeggiare e rimarrà sempre più disastrata e, nonostante il regalo del governo Berlusconi, senza soldi e senza speranze.
Se non è un segno di declino questo.

Riprendo dopo quasi venti giorni dal mio ultimo post: mi impegnerò di più, lo giuro!

lunedì 6 ottobre 2008

L'elenco

Sto scrivendo poco: non sono bravo come vorrei.
Quindi per oggi faccio l'elenco degli elementi di grave declino di cui vorrei parlare. Un promemoria, un piccolo inventario di ciò che sta accadendo in questi giorni. Una bussolina per tempi grami.
Ecco i punti.
Primo: una crisi finanziaria planetaria di cui non si capiscono né intensità né portata né durata. Un male oscuro senza precedenti.
Secondo: una crisi economica che (al tg non lo dicono) è alla base della crisi finanziaria ed è sostanzialmente il solito problema della maggioranza dei cittadini occidentali che non riesce a vivere secondo i propri desideri e fallisce (le famiglie americane stanno proprio fallendo come accade alle imprese) perchè si impone investimenti e stili di vita che non riesce a sostenere
Terzo: riguarda in questo momento soprattutto l'Italia ma a mio parere sarà un fenomeno globale la tristissima ondata di razzismo che è figlia della cattiva politica e della speculazione che essa fa per aumentare il suo consenso ma anche della paura dell'essere umano medio davanti alle tempeste sociali. Il cittadino è nudo e solo e riesce a prendersela soltanto coi più deboli di lui.
Quarto: noi italiani assistiamo ad un autoritarismo isterico che sembra davvero l'anticamera della dittatura.
Quinto: tutto il marcio della piccola, pigra e ipocrita società italiana (farò un elenco in un altro post) sta aumentando assieme ai privilegi e all'egoismo di chi vuole difenderli e alla miopia di chi li accetta.
Sesto: è in atto l'ennesimo attacco dei poteri imprenditoriali contro i diritti dei più deboli e ormai mi sembra si sia arrivati alla soluzione finale (basta andare a vedere come viene ormai dipinto ovunque il principale sindacato italiano che è rimasto come l'ultimo piccolo baluardo indifeso attaccato dalle orde dei barbari)
Settimo: mentre le televisioni si occupano dei rom la criminalità organizzata del sud invade l'Italia intera e fa soldi e affari che generano potere e ne aumentano la forza e l'influenza su tutta la società.
Ottavo: l'informazione non è assolutamente libera ma ormai tutta schierata a difesa del potere economico che la possiede.
Nono: l'italiano medio è supino addormentato, indolente. Il cervello é rintronato dalle quattro ore di televisione spazzatura quotidiana e non si rende conto dell'abisso che l'attende
Decimo: ritorno a temi globali. Il nostro modello di sviluppo non è sostenibile e non stiamo facendo assolutamente nulla che possa renderlo tale. Continuiamo ad aumentare il volume dei nostri affari, facciamo sforzi immensi per aumentare il Pil ma non ci rendiamo conto che tutto ciò ci sta schiantando verso un baratro ormai vicinissimo (esempio: nel 2020 avremo bisogno di 120 milioni di barili di petrolio al giorno contro gli 85 del 2007. Non saremo assolutamente in grado di produrli. Avremo bisogno del doppio di energia elettrica di oggi. Non ce la faremo mai ad ottenerla. Quindi ci scanneremo fra popoli per aver l'energia necessaria per campare, perché senza energia si crepa!).
Oggi ci ho dato dentro.
Allegria!