martedì 17 febbraio 2009

Riprendo dopo il silenzio necessario (ricordo che nel frattempo sono ad esempio morti nel mondo migliaia e migliaia di bambini silenziosi, ho letto 25.000 al giorno ma non so se sia una stima attendibile, per semplici motivi come la carenza di cibo o la mancanza di medicine senza che nessuno dei tromboni atei e devoti di cui è piena la nostra informazione pseudo cattolica e il nostro parlamento simil bigotto abbia sentito la necessità di gridare all'assassinio) sulla dolorosa vicenda di Eluana inutilmente strumentalizzata per fini abbietti per rioccuparmi della nostra tristissima miseria quotidiana.
Non la miseria economica di cui vorrei essere in grado di esprimere pensieri positivi, ma proprio non mi vengono. No, della miseria politica. Di un popolo come quello sardo che vota Berlusconi, ripeto vota Berlusconi. Lo so che posso sembrare anacronistico: "ma come, ancora antiberlusconiano? ma va, smettila, aggiornati, ancora con queste stupidaggini vecchie di 15 anni".
La Sardegna ha votato Berlusconi. Non riesco a crederci. Non riesco proprio. Non riesco ad accettare che il popolo italiano sia così idiota. Non ce la faccio.

Ps: so benissimo che il PD è un partito sbagliato, moribondo, senza una voce forte ma con tante vocine inutili e fastidiose che vogliono distinguersi ma riescono solo ad annullarsi. Lo so che con dentro dei cattolici integralisti viene automaticamente respinto da chi (pochi però) credono ancora in uno stato laico. Lo so che è invaso dalla cricca margheritina che assomiglia sempre più alle falangi arraffa denari dell'era Craxiana. Lo so che Veltroni ha sottovalutato il Berlusca e non riesce a fare un'opposizione decente. Lo so che a sinistra del PD va di moda lo sport del suicidio collettivo.
Ma, votare berlusconi rimane sempre e comunque un dimostrazione incontrovertibile di imbecillità profonda.
Amen.

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