lunedì 27 aprile 2009

london one


Sono appena tornato da un viaggio a Londra.
Mi è venuto questo pensiero.
Ho passeggiato per i luoghi del potere e per le strade e piazze dove la vita è più normale.
I luoghi del potere sono:
La City, regno della finanza globalizzata e virtuale dove grattacieli freddi e asettici tagliano e incorniciano il cielo
Whitehall e The mall, dove il potere politico e la ricchezza ostentata e secolare della monarchia sfilano su strade disposte in modo trionfale e autocelebrativo
Chelsea, Kensington, Mayfair dove abitazioni lussuosissime e automobili improponibili ricordano che lì, abitano gli uomini più ricchi e potenti del pianeta
Ma in questi luoghi manca qualcosa: il rumore, il traffico, la sporcizia, gli odori sgradevoli.
Non ci sono anziani, non ci sono bambini.
Non c'è vita.
C'è solo potere. Ostentazione.
La distanza fra questi luoghi inaccessibili e il resto della grande megalopoli è abissale e incolmabile.
Di là si vive o sopravvive, qui non si sa.
Di certo si comanda.
Ma probabilmente chi sta al 42° piano della Swiss Re Tower, si infila nella Bentley con autista e corre nel Palazzotto Vittoriano blindato di South Kensington il mondo reale non lo conosce più.
Anche questo contribuisce al nostro declino

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