lunedì 13 luglio 2009

E qui comando io!

Scrivo con una mano sola perché con l'altra tengo su una bistecca sulla faccia: mi sono addormentato sul bordo di un lago per tutto il pomeriggio e il sole che arrivava da ovest scavalcando le montagne e facendo riflesso sull'acqua mi ha arrostito.
Sembro un pomodoro S. Marzano con le orecchie.
A parte queste mie fantozziane vicende private volevo dire qualcosa sulla candidatura del santone nazionale Beppe Grillo.
Un giorno camminerà sulle acque e ci salverà dai nostri peccati portandoci nella nostra Terra Promessa dove non esistono i politici delinquenti ma solo perfetti cittadini onesti.
Per ora si accontenta del Partito Democratico.
Lo disprezza e lo vuole guidare.
Gli fa schifo e vuole prenderlo in mano e salvarlo da quei dirigenti inqualificabili come D'Alema o Fassino.
Lo odia ma vuole una gran bella poltrona di segretario.
E' la solita provocazione, niente di più.
Solo parole inutili per concedere gentilmente a chi vuole infierire sul moribondo PD nuove solide motivazioni: "il Partito Democratico non è democratico" perché non gli consentirà di raggiungere il suo scopo.
Non sono un elettore del PD e non lo apprezzo, ma faccio notare una cosa.
E' l'unico partito italiano assieme a Rifondazione e ai Verdi (non so se esistono ancora) ad avere una forma di democrazia interna.
Gli altri partiti sono tutti emanazione di una persona, padre padrone del partito, in grado da solo di dettare la linea e soprattutto incapace di dimettersi.
Ecco l'elenco.
PDL: mera proprietà privata dell'Immenso Sultano Puttaniere Berlusconi I
Lega Nord: Umberto Bossi
U.D.C: Pierferdinando Casini
I.D.V.: Antonio Di Pietro
Partito Radicale: Marco Pannella
Movimento per le Autonomie: Raffaele Lombardo
P.D.C.I: Oliviero Diliberto.
Qui i capi non si discutono, le primarie non si fanno, i congressi non servono a niente.
Il capo comanda e punto...

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