lunedì 27 ottobre 2008

Che fatica

Dover ricordare tutte le cose incredibilì che escono dalla bocca di Berlusconi è faticoso e soprattutto inutile. Faticoso perché non passa giorno in cui non esprime concetti contrari alla democrazia o palesemente a favore dei propri ricchi interessi privati. Inutile perché vi è una chiarezza tale nel suo proposito assolutista, nella sua autoconsacrazione divina, nel suo atteggiarsi a padrone assoluto non solo dalla sua parte politica ma dell'opinione pubblica intera che non può fare altro a suo parere che inchinarsi a lui e ringraziarlo per l'umiltà con cui mette a disposizione il suo grande valore per la causa comune.
Davanti a questo muro, a questa situazione che sembra sempre più incredibile diventa veramente difficile ripetere ogni giorno le sue sparate, la maggior parte delle quali rinnegate il giorno dopo.
Ieri dal democraticissimo Kazakistan ha detto che l'opposizione deve stare zitta, riposarsi e aspettare senza rompere i coglioni (non ha detto proprio così ma il senso era questo) che fra cinque anni se lui vorrà (questo lo aggiungo io e sono sicuro che lui lo pensa) potrà fare una bella campagna elettorale e sfidarlo.
Basta, che fatica, non ce la faccio più, non é possibile dover ricordare sempre (conosco purtroppo molti lobotomizzati) che cosa è una democrazia.
Come farò a resistere per questi cinque anni?
Caso di declino della democrazia e dalla mia pazienza.

Nessun commento: