mercoledì 10 settembre 2008

Il Cavaliere Esistente

Mi sembra ovvio che un piccolo italiano che voglia iniziare un discorso sul declino che ci sta facendo scivolare giù giù verso un baratro preoccupante non possa che parlare di lui.
Io non vorrei ma la sua dimensione è talmente ingombrante, la sua figura talmente atipica, il suo potere così smisurato che dovrò nominarlo spesso: non si può ignorarlo.
Ieri parlavo di fascismo: non sono preoccupato di un suo ritorno, Berlusconi non sarà un nuovo Duce ma aumenterà il conflitto fra la sua figura e la democrazia.
Credo che nei prossimi anni si ingigantiranno i problemi di una società in gravi difficoltà che non riesce a garantire ai suoi cittadini ciò che essi vogliono.
E il potere in questi casi ha solo due modi per sopravvivere: soddisfare i propri cittadini o mistificare la realtà e diventare autoritario per proteggere questa mistificazione.
Io vedo più probabile la seconda.

Ps: ho sgironzolato in rete e ho trovato un sacco di video di questi giorni con la spazzatura chilometrica che continua a ricoprire la periferia di Napoli. La "monnezza" c'è, gli italiani pensano che non ci sia più.
Buon esempio di mistificazione.

3 commenti:

Nemo ha detto...

Fortunatamente, in Italia, abbiamo ottimi giornalisti 'indipendenti'.

il Russo ha detto...

Gian, finalmente sei "sceso in campo" anche tu? Era ora, servono voci libere e informate come la tua come il pane in sto paese!

gian ha detto...

Grazie Russo
ci ho messo un po' perché ho paura sia impegnativo.
Ma mi sembra sia diventato obbligatorio muoversi.
Spero di contribuire anch'io alla resistenza necessaria