Vado al dunque.
Negli articoli su Lemhan Brothers ho trovato qualcosa di interessante sul Corriere (non lo trovo più, non posso linkarlo). Erano gli interventi disperati dei manager e quadri che dichiaravano di aver perso tutto.
Ma raccontavano anche dei loro precedenti redditi e ricordavano che se non guadagni almeno mezzo milione di dollari all'anno a Manatthan non riesci proprio a vivere. E' la cifra minima che ti serve per non essere un barbone: avere un appartamento decente in quartiere rispettabile, iscrivere i figli in una scuola del giusto livello e godere di un po' delle carinerie lussuose che la città offre.
E' il prezzo da pagare al sogno americano.
E quindi devi lottare, speculare, insistere per gonfiare i tuoi premi di produzione e le tue stock option e per riuscire ad arrivare a quella cifra e vivere decentemente.
L'obiettivo dei broker che gestiscono la finanza mondiale è diventato quello di riuscire a vivere a Manatthan e non quello di essere la stampella economica del mondo industriale che sa individuare gli investimenti corretti per uno sviluppo intelligente e sano.
No, gli affari devono aumentare, si devono prendere più rischi, se occorre si deve truffare il prossimo sennò si finisce nel Bronx o nel Queen.
Ps: se sono disposti a venire ad abitare in provincia, gli subaffitto il soppalco di casa mia e se si accontentano dei servizi della Regione Emilia Romagna con cinquantamila euro all'anno sono più che ricchi e non devono più speculare.
Sarebbe un bel passo avanti. Qui c'è anche meno traffico, rumore e inquinamento e forse anche la finanza globale ne guadagnerebbe.
4 commenti:
La finanza globale ne guadagnerebbe se andasse a farsi fottere una buona volta...
che la gente impari da ste storie. e che ci pensi due volte prima di accettare un posto di lavoro in aziende simili.
manager di sto cazzo!
Russo hai perfettamente ragione: io l'avevo messa più sul sottile ma forse è ora di andarci giù pesante come fai tu.
Mah, non starebbero un po' troppo vicini alla Parmalat?
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