Nell'ultimo post parlavo di corporation planetarie sempre più immateriali e sempre più onnipotenti (nel bene e nel male perché a volte falliscono come la banca d'affari Lehman Brothers questa notte).Mi è tornato in mente l'incontro di questa primavera con un mio vecchio amico. L'ho visto una sera e ci siamo bevuti due birre insieme, da bravi quasi quarantenni che non si vedono da anni.
Gli ho chiesto che lavoro facesse e mi ha detto soddisfatto che dirigeva le vendite in un ampia area del nord di una famosissima multinazionale di prodotti per la barba. Mi ha incuriosito. Ha raccontato un po' di cose del suo lavoro e ho scoperto che:
La multinazionale non ha un vero proprietario, appartiene a un agglomerato molto più grande, uno dei maggiori gruppi mondiali di beni di consumo di cui non è ben chiara (a lui intendo) la compagine azionaria. Non sa di chi sia ma non sa bene nemmeno la nazionalità precisa. Pensa sia americana ma forse è inglese, o forse ha la sede operativa in Canada. Comunque, dice, a Milano, dove c'è la sede italiana, non contano niente. Anzi, tutte le volte che ci va, c'è un manager diverso. Sa solo che fa dei "training" dove gli spiegano la "mission" dell'azienda e pensa che siano utili perché il suo lavoro gli riesce bene.
Si veste executive (al lavoro, con me aveva un aspetto dimesso), ha un Rolex e un'automobile tedesca di lusso. Gira tutto il giorno e vende molto bene i prodotti. Non sa dove li fanno, pensa in Cina ma non ne è sicuro. Gli operai della sua azienda non sa nemmeno se esistono e dei loro diritti e stipendi se ne frega: lui vende e convince autogrill, tabaccai e supermercati ad acquistare i suoi prodotti. La pubblicità che fanno viene decisa in chissà quale parte del mondo e chissà da chi ma funziona. Non sa se i prodotti sono progettati dalla azienda stessa o da società esterne ma sa che si vendono. Non sa nulla sulla loro deperibilità, tossicità, sicurezza o sostenibilità ambientale. Ripete, si vendono e va bene così.
E la corporation fa tanti utili
Ecco cosa comanda l'economia globale. E' qualcosa che ha grandi interessi che non coincidono proprio con i nostri.